L’aumento del tasso di riferimento mette in difficoltà i beneficiari di PC

Il secondo aumento del tasso ipotecario di riferimento nell’arco di un anno mette in difficoltà chi dispone soltanto del minimo vitale. Una persona su sei in età di pensionamento vive sulla soglia di povertà. Il sostegno volto a coprire i costi di locazione previsto dalle prestazioni complementari è insufficiente.

1° dicembre 2023

Per la maggior parte delle persone l’affitto è la principale voce di spesa mensile. Questo onere ora si fa ancora più pesante: l’Ufficio federale delle abitazioni ha infatti deciso, per la seconda volta nel corso di quest’anno, di aumentare il tasso ipotecario di riferimento. Un parametro questo che incide in modo decisivo sul livello delle pigioni in tutta la Svizzera. Ciò ha drastiche conseguenze per ampie fasce della popolazione, in particolare per le circa 179’000 persone che vivono a casa propria et beneficiano di prestazioni complementari (PC) all’AVS.

Attualmente in Svizzera più di 300’000 individui di età superiore ai 65 anni vivono al di sotto o sulla soglia di povertà. Il 12,3 per cento della popolazione anziana percepisce prestazioni complementari in aggiunta alla rendita AVS, una prestazione in funzione del bisogno volta a garantire la sussistenza a queste persone. Nel calcolo relativo al diritto alle PC la pigione viene computata fino a determinati limiti di costo, le cosiddette pigioni massime. Il nuovo aumento del tasso ipotecario di riferimento mette in grave difficoltà chi beneficia di PC. «Se hanno già raggiunto la pigione massima e quindi esaurito il margine contemplato, per pagare l’affitto aumentato queste persone devono privarsi davvero del necessario», spiega Alain Huber, direttore di Pro Senectute Svizzera.

Le pigioni massime sono state adeguate da ultimo, con effetto a decorrere dal 2023. Da allora le pigioni sono ulteriormente salite. Già nella fase transitoria della nuova LPC, i sussidi per l’alloggio non tengono più il passo con l’aumento dei costi. Il numero di beneficiari di PC che non sono più in grado di pagare l’affitto è di nuovo in aumento.

Legare le pigioni massime all’andamento dei tassi

«La legge tiene troppo poco conto degli sviluppi del mercato immobiliare», spiega Alain Huber. Pro Senectute ritiene pertanto urgente introdurre un meccanismo che leghi le pigioni massime al tasso ipotecario di riferimento. E chiede di farlo il più presto possibile.

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