Qui troverete i nostri comunicati stampa dell'anno 2019.
Il Consiglio di fondazione di Pro Senectute Svizzera, durante la sua riunione di novembre, ha nominato come nuovo direttore Alain Huber, ex responsabile Settori specializzati e Segretario romando e membro della direzione collegiale da oltre dieci anni.
L'attuale direttrice ha deciso, per ragioni personali, di lasciare Pro Senectute Svizzera al termine del periodo di prova. Il Consiglio di fondazione e i collaboratori di Pro Senectute Svizzera si rammaricano per questa scelta e ringraziano Ursula Koch per il suo lodevole impegno. In questo breve periodo la signora Koch ha avviato molte importanti misure e, insieme alla direzione collegiale e al Consiglio di fondazione, ha preparato il terreno per un futuro di successo per Pro Senectute Svizzera e la Fondazione nazionale.
Grazie alla lunga esperienza di Alain Huber e alla collaborazione dell'attuale team dirigenziale possiamo garantire un passaggio senza soluzione di continuità e proseguire nella direzione intrapresa. L'organo direttivo capeggiato da Alain Huber comprende Urs Bösch, membro della direzione collegiale (Finanze e IT), Sonya Kuchen, membro della direzione nazionale ampliata (Settori specializzati) e Peter Burri Follath, membro della direzione nazionale ampliata (Marketing e comunicazione). Con i due organi di stato maggiore «Public Affairs» e «Sviluppo dell'organizzazione e supporto» Alain Huber ha a disposizione un team capace di affrontare con successo i compiti che lo attendono.
L’anzianità viene spesso associata a stereotipi basati su pregiudizi, che portano alla discriminazione. Al Simposio di gerontologia di Pro Senectute Svizzera, esperti di sociologia, psicologia e linguistica hanno presentato approcci e strumenti utili per evitare che le persone anziane vengano penalizzate a causa della loro età.
Al Simposio di gerontologia di quest’anno, organizzato da Pro Senectute Svizzera in collaborazione con la Scuola universitaria per il lavoro sociale di Friburgo, 200 esperti hanno discusso su come evitare la discriminazione nell’anzianità, sull’attuale situazione della ricerca e su come si potrebbero trasferire nella prassi i concetti teorici.
A Friburgo, relatori nazionali e internazionali hanno mostrato le varie forme che assume la discriminazione nell’anzianità e quali effetti produce sulla salute e sul benessere dei singoli individui e della società nel suo complesso. Lo scambio in plenaria si è concentrato sugli approcci e sugli strumenti a disposizione della gerontologia.
Premio Pro Senectute 2019
Anche quest’anno al simposio è stato assegnato il Premio Pro Senectute per lavori di ricerca eccellenti nell’ambito della gerontologia applicata. Il premio ammonta complessivamente a CHF 15 000.
I vincitori sono:
Il simposio 2019, tenutosi in tedesco e francese, è stato organizzato congiuntamente da Pro Senectute Svizzera e dalla Scuola universitaria per il lavoro sociale di Friburgo.
Negli ultimi anni sempre più persone sono morte in seguito a una caduta. Il numero di incidenti con esito fatale è incrementato di oltre il 40% nell’arco di un decennio. Le persone più a rischio sono gli anziani. Il rischio di caduta si può ridurre con un allenamento corretto. Per questo motivo, l’UPI e i suoi partner intensificano ulteriormente la loro campagna «Gambe forti per camminare sicuri». Sarà altresì introdotto un marchio di qualità per i corsi che prevedono esercizi mirati alla prevenzione delle cadute.
Le cadute mortali nell’economia domestica e nel tempo libero nel corso di 10 anni (2007-2016) sono aumentate di oltre il 40%. Nel 2007 i decessi causati dalle conseguenze di una caduta sono stati 1211, e nel 2016 sono saliti a 1715. L’incremento è principalmente dovuto all’evoluzione demografica: gli anziani sono particolarmente a rischio e la loro percentuale sulle cadute mortali è mediamente del 94%.
Una persona su due sopra i 60 anni dichiara di allenarsi
Chi allena regolarmente equilibrio, forza e capacità cognitiva riduce il rischio di caduta. È quanto emerge da numerosi studi scientifici. Stando al sondaggio UPI 2018, già attualmente una persona su due dopo i 60 anni si allena con regolarità. Tra queste, quasi la metà di tutti gli uomini sopra i 60 anni sostiene di preferire l’allenamento in casa. Per contro, le donne nella terza età prediligono la partecipazione a corsi di gruppo (33%) o una combinazione tra training in gruppo e in casa (41%).
«Un allenamento regolare e mirato, monitorato da un istruttore professionale, è sempre efficace se commisurato e dosato secondo le esigenze delle singole persone», spiega Barbara Pfenninger, specialista UPI per la prevenzione delle cadute. Alle persone non allenate si sconsiglia di iniziare da sole con un allenamento in casa. L’ideale in questi casi è iscriversi a un corso condotto da un istruttore o seguire una fisioterapia prescritta da un medico, continua Barbara Pfenninger. Si consigliano tre unità d’allenamento a settimana di 30 minuti ciascuna, in un corso o in casa con esercizi mirati per l’equilibrio e la forza.
Nuovo marchio di qualità per i corsi
Dato il costante invecchiamento della popolazione le cadute saranno sempre più rilevanti. Per questo motivo, l’UPI, Pro Senectute Svizzera e Promozione Salute Svizzera intensificano ulteriormente la prevenzione delle cadute con la campagna «Gambe forti per camminare sicuri», alla quale partecipano in qualità di partner specialistici anche physioswiss, Lega svizzera contro il reumatismo e l’Associazione Svizzera degli Ergoterapisti ASE. Come novità viene introdotto un marchio di qualità per i corsi che prevedono esercizi mirati alla prevenzione delle cadute. La valutazione avviene secondo criteri qualitativi scientifici.
camminaresicuri.ch contiene più di 1500 offerte di corso. Basta inserire il codice postale del proprio comune per trovare dei corsi nelle vicinanze. Con la nuova rielaborazione del sito web, sono inoltre stati inseriti programmi di esercizi da svolgere in casa con diversi livelli di difficoltà.
Attraverso un sondaggio rappresentativo condotto in collaborazione con gfs-zürich, Pro Senectute Svizzera ha cercato di appurare se gli svizzeri si sentano penalizzati a causa dell’età. I temi affrontati nell’indagine spaziano dall’accesso alle informazioni all’assistenza sanitaria, passando per la ricerca di un posto di lavoro e l’accesso a iniziative per il tempo libero fino alla coesione tra le generazioni e al grado di considerazione di cui gli anziani godono sul piano pubblico.
Secondo le proiezioni, negli ultimi sei mesi 830 000 persone si sono sentite penalizzate nella ricerca di un posto di lavoro (14%) e 766 000 circa nel ricevere assistenza sanitaria (11%). La grande maggioranza degli intervistati, tuttavia, non si sente svantaggiata né per quanto riguarda le offerte per il tempo libero (92%) né – nonostante la digitalizzazione galoppante – nell’accedere alle informazioni di cui necessita (91%).
Analizzando più nel dettaglio i risultati in relazione alle varie fasce anagrafiche, si ricava un quadro più differenziato, soprattutto nelle persone dai 40 anni fino all’età pensionabile. All’interno di questo gruppo, infatti, si sente penalizzato nella ricerca di un posto di lavoro un intervistato su cinque, vale a dire 535 000 persone. Pro Senectute Svizzera ritiene queste cifre allarmanti. L’abbandono precoce dell’attività lavorativa negli ultimi dieci anni di vita professionale aumenta il rischio di trovarsi in condizioni di povertà una volta pensionati.
Nel ricevere assistenza sanitaria sono oltre 180 000 le persone in età pensionabile – più di una su dieci – a sentirsi svantaggiate. Tra gli esempi di fattori penalizzanti vengono citati i costi. Gli intervistati, inoltre, non si sentono presi sul serio in fase di diagnosi, trattamento e riabilitazione oppure hanno l’impressione di non poter accedere ad alcuni trattamenti per motivi di età.
Gli anziani godono di una considerazione migliore di quanto si pensi
Stando al sondaggio, la considerazione di cui gli anziani godono sul piano pubblico sembra essere intatta e prevalentemente positiva. La grande maggioranza degli intervistati non si sente né avvantaggiata né penalizzata nella vita quotidiana. Più sono anziani gli intervistati, più affermano di essere persino oggetto di premure sul piano pubblico.
Per Ursula Koch, la nuova direttrice di Pro Senectute Svizzera in carica dal 1° settembre 2019, i risultati del sondaggio hanno risvolti sia positivi che negativi: «Se anche ad essere oggetto di discriminazione fosse una sola persona, è già una di troppo. Giorno dopo giorno entriamo in contatto con persone che – lontano dai riflettori dell’opinione pubblica – trascorrono gli ultimi anni della loro vita in condizioni indegne. Dobbiamo impedire questa indecenza con tutte le nostre forze.» Il fatto che buona parte della popolazione anziana non abbia sperimentato episodi di penalizzazione nella propria vita quotidiana, per Koch è una conquista: «In qualità di organizzazione al servizio degli anziani facciamo di tutto affinché questo non cambi.»
Oggi, in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, Pro Senectute e Alzheimer Svizzera invitano per la seconda volta tutti gli appassionati di lavoro a maglia a contribuire alla campagna #deltuttopersonale – Sferruzziamo contro la smemoratezza. Nella precedente edizione, circa 60 000 fascette antiscottatura realizzate a mano sono state distribuite in oltre 400 panetterie e pasticcerie. Un gesto che ha permesso di richiamare l’attenzione della gente sulla demenza e le sue conseguenze nella vita quotidiana. Oggi ha preso il via il secondo round della campagna nazionale, in uno scenario alquanto suggestivo: un’imbarcazione della Società svizzera di navigazione Untersee e Reno dedicata al lavoro a maglia, con a bordo oltre 60 volontari armati di ferri e lana già all’opera.
L’anno scorso, giovani e anziani si sono incontrati a sferruzzare in circoli privati di lavoro a maglia, caffè o negozi che vendono lana, condividendo i frutti della loro creatività attraverso i social media e ispirandosi a vicenda. Al di là degli «sferruzzatori», coinvolti in prima persona, anche i clienti delle panetterie e pasticcerie e la gente comune hanno reagito positivamente alla campagna. Ora l’iniziativa di sensibilizzazione riparte. L’obiettivo è realizzare il maggior numero possibile di fascette antiscottatura per lanciare un segnale. Oggi alcuni volontari hanno dato il via alla campagna su un’imbarcazione dedicata al lavoro a maglia, nella speranza che la «scia» dei seguaci sia ampia e piena di entusiasmo.
Ecco come partecipare
Siete appassionati di lavoro a maglia? Allora potete cominciare anche subito a realizzare fantasiose e coloratissime fascette. Avete tempo fino al 6 dicembre: tutte le fascette che ci perverranno saranno etichettate e preparate per la distribuzione, che avrà luogo il 22 gennaio 2020. Tutti coloro che in quel giorno acquisteranno un caffè da asporto ne riceveranno una, insieme a utili consigli su come comportarsi con le persone affette da demenza. Potete inviare le fascette a: GEWA, Abteilung Logistik, memo-info, Alpenstrasse 58, 3052 Zollikofen.
Quest’anno i punti vendita coinvolti nell’iniziativa saranno ancora più numerosi: oltre alle panetterie e pasticcerie, potranno aderire anche chioschi, bar e stazioni di servizio. Qualsiasi esercizio commerciale che vende caffè da asporto è calorosamente invitato a partecipare.
Consigli su come comportarsi con le persone colpite da demenza nella vita di tutti giorni
In Svizzera vivono circa 155 000 persone affette da demenza, che spesso nella quotidianità passano inosservate. Stando alle previsioni, il loro numero è destinato a raddoppiare entro il 2040. Con la campagna #deltuttopersonale, Pro Senectute e Alzheimer Svizzera intendono sensibilizzare la popolazione sulla demenza e sulle sue conseguenze nella vita di tutti i giorni e offrire consigli su come interagire con chi ne è colpito. Spiegano, ad esempio, a cosa occorre fare attenzione quando si parla con un malato o come aiutare una persona disorientata.
Prossimamente la commissione competente del Consiglio degli Stati discuterà la mozione «Prestazioni complementari per le abitazioni con servizi di assistenza». CURAVIVA Svizzera, senesuisse, Pro Senectute Svizzera e Spitex Svizzera sostengono espressamente la mozione. In considerazione della crescente importanza delle abitazioni con servizi di assistenza, sono necessarie regolamentazioni chiare per garantire che i servizi offerti siano adeguati alle esigenze e che siano finanziati in tutta la Svizzera. Con lo studio recentemente pubblicato «Abitazioni con servizi di assistenza in Svizzera», le quattro organizzazioni mantello nazionali forniscono un contributo fondato al dibattito politico e all’attuazione concreta.
Oltre alla cura ambulatoriale e al sostegno a domicilio, alla cura stazionaria e all’assistenza in una casa di cura, le «abitazioni con servizi di assistenza» stanno diventando sempre più importanti come terza forma abitativa integrata per le persone anziane o disabili. Tuttavia, il concetto di «abitazione con servizi di assistenza» è ancora impreciso. Manca un disciplinamento normativo e la discussione ai fini di una definizione ottimale è ostacolata dall’importante divario esistente tra le diverse regioni nell’ampiezza dell’offerta. Le incertezze riguardano anche il finanziamento. La mozione
«Prestazioni complementari per le abitazioni con servizi di assistenza» (18.3716) intende risolvere questa situazione precaria e regolamentare il finanziamento delle abitazioni con servizi di assistenza mediante prestazioni complementari. Dopo che il Consiglio nazionale avrà approvato la mozione nella sessione primaverile 2019, essa sarà discussa prossimamente nella Commissione omonima del Consiglio degli Stati (CSSS-S). CURAVIVA Svizzera, senesuisse, Pro Senectute Svizzera e Spitex Svizzera sostengono espressamente la mozione e il relativo emendamento legislativo.
Un nuovo studio mostra un modello di standard di offerta orientati alle esigenze
La mozione 18.3716 richiede, fra l’altro, la definizione per legge di un’offerta orientata alle esigenze. Lo studio appena pubblicato «Abitazioni con servizi di assistenza in Svizzera – Le basi di un modello », commissionato a Nursing Science & Care da CURAVIVA Svizzera, senesuisse, Pro Senectute Svizzera e Spitex Svizzera, indica quali standard devono valere dal punto di vista professionale. Lo studio riassume i risultati scientifici, i concetti esistenti e l’esperienza concreta definendo inoltre le condizioni strutturali, contenutistiche e professionali per le «abitazioni con servizi di assistenza». Lo studio fornisce quindi un contributo ampiamente sostenuto per il dibattito politico e definisce impulsi per le imminenti scelte strategiche concernenti i servizi necessari e il loro finanziamento nelle «abitazioni con servizi di assistenza».
Un modello incentrato sull’utente con 4 livelli di assistenza
Lo studio presenta un modello che si concentra sulle esigenze delle persone in età avanzata e con disabilità. Sulla base del supporto richiesto con la maggiore frequenza, definisce i rispettivi servizi. Nello sviluppo di questo modello, nuovo per la Svizzera, l’attenzione è stata incentrata sulla questione di quali persone possono continuare a vivere nel modo più indipendente possibile, in quali situazioni e con quale obiettivo grazie alle «abitazioni con servizi di assistenza». Descrivendo i diversi gradi di cura, le «abitazioni con servizi di assistenza» possono essere suddivise in quattro gradi (A-D) in cui il grado D delle «abitazioni con servizi di assistenza» propone l’offerta di servizi
più ristretta e il grado A l’offerta più ampia.
A tutti i gradi, l’obiettivo consiste nel salvaguardare il più possibile l’autonomia e la qualità di vita della persona assistita.
Il Consiglio di fondazione di Pro Senectute Svizzera ha scelto durante la seduta del 25 febbraio 2019 Ursula Koch come nuova Presidente della direzione di Pro Senectute Svizzera. La futura Presidente assumerà ufficialmente le sue funzioni il 1° settembre 2019.
Ursula Koch è attualmente membro della direzione della Lega svizzera contro il cancro. Prima di questo incarico ha lavorato presso l’ufficio della sanità del Cantone di Zugo, per poi passare all’Ufficio federale della sanità pubblica dove ha ricoperto differenti cariche dirigenziali. Ursula Koch è dottoressa in psicologia e specializzata nella ricerca sui servizi sanitari, vanta una riconosciuta esperienza nella gestione di NGO e di associazioni, nella consulenza psicosociale così come nell’ambito della prevenzione. Ursula Koch, 41 anni, subentra a Werner Schärer, il quale dopo dodici anni di attività in qualità di direttore di Pro Senectute Svizzera andrà in pensione in estate 2019.
A partire da oggi circa 400 panetterie e pasticcerie di tutto il Paese distribuiranno ai clienti che acquistano un caffè da asporto fascette antiscottatura realizzate a maglia da volontari. Attraverso la campagna #deltuttopersonale, Pro Senectute e Alzheimer Svizzera si alleano con le panetterie e pasticcerie artigianali per attirare l’attenzione sulla demenza e sulle sue conseguenze per la vita di tutti i giorni.
Oggi in Svizzera vivono circa 151 000 persone affette da demenza. Chi ne soffre perde progressivamente l’orientamento dal punto di vista spaziale e temporale, oltre a essere limitato nel pensiero e nella capacità di esprimersi. Allo stadio iniziale della malattia, le persone affette da demenza vivono ancora a casa e partecipano quindi alla vita sociale. Ed è proprio questo il punto centrale della campagna: attraverso le schede della MEMO-BOX, le panetterie e pasticcerie aderenti informano i clienti sugli aspetti cui prestare attenzione quando si conversa con un malato e sul comportamento corretto da tenere con una persona priva del senso di orientamento.
Sensibilizzare le panetterie e pasticcerie
Silvan Hotz, presidente dell’Associazione svizzera mastri panettieri-confettieri, osserva la campagna condotta congiuntamente da Pro Senectute e Alzheimer Svizzera dalla sua ottica di illustre pasticcere e titolare d’impresa, e la considera una sfida avvincente: «Oltre ad avere un’elevata affluenza, le panetterie e pasticcerie intrattengono con i clienti un rapporto personale. Con l’iniziativa #deltuttopersonale «Sferruzziamo contro la smemoratezza» rivestiamo un ruolo importante nel sensibilizzare la popolazione. Mi riempie di orgoglio sapere che così tanti esercizi hanno deciso di partecipare a questa campagna assolutamente inedita per il nostro settore.»
Ecco come si svolge la campagna
Da settembre, numerosi volontari provenienti da tutta la Svizzera si sono messi all’opera e hanno realizzato a maglia oltre 61 000 fascette antiscottatura colorate per la campagna di sensibilizzazione. Dal 22 gennaio circa 400 panetterie e pasticcerie di tutto il Paese consegnano ai clienti che acquistano un caffè da asporto una fascetta e una scheda informativa della MEMO-BOX con semplici consigli su come comportarsi con le persone affette da demenza. L’iniziativa è limitata a un breve periodo di tempo, ovvero fino a esaurimento delle fascette.